TTT – Teacher Talking Time

La parola ai ragazzi!

Imparare sperimentando

Il nostro sistema educativo è basato principalmente sul metodo di insegnamento frontale ed i nostri ragazzi sono abituati ad apprendere tramite l’ascolto.

Gli insegnanti spiegano la lezione di fronte ad un pubblico spesso poco partecipativo… ma siamo sicuri che questa sia ancora la via più corretta da seguire?

Pensate a quando eravate bambini, come avete fatto ad imparare così bene la vostra lingua? Avete studiato? Qualcuno vi ha spiegato come costruire frasi complesse o come veicolare messaggi? No, avete imparato tramite l’ascolto e la pratica, avete imparato grazie all’immersione totale in un determinato contesto! Questo concetto andrebbe trasferito, il più possibile, anche nell’ambito dell’insegnamento e, in particolare, in quello dell’insegnamento di una qualsiasi lingua straniera o materia comunicativa. I vostri ragazzi hanno bisogno di sperimentare, di mettersi alla prova, di parlare il più possibile!

Che cos’è il Teacher Talking Time?

Se abbracciamo l’idea che il modo migliore per imparare sia sporcarsi le mani e sperimentare, saremo sicuramente d’accordo sul fatto che gli insegnanti debbano lasciare più spazio possibile ai ragazzi limitando al massimo il tempo dedicato alla mera spiegazione di regole e concetti.

Con TTT (Teacher Talking Time) si indica proprio il tempo che il docente dedica alla lezione frontale senza coinvolgere gli studenti.

Come sostiene Jim Scrivener nel suo libro “Learning Teaching”, è importante trovare il giusto equilibrio tra TTT e STT (Students Talking Time) in modo da dare modo agli studenti di mettere in pratica ciò che stanno imparando e da rendere le lezioni più coinvolgenti e, perché no, divertenti!

Come ridurre il TTT?

Come facciamo a ridurre il TTT? Come possiamo rendere più interessanti ed interattive le nostre lezioni?

Il primo passo è quello di responsabilizzare i vostri ragazzi e, soprattutto, di dare loro più fiducia! Parlare tanto serve a poco, i vostri studenti ricorderanno meglio tutto ciò che saranno riusciti a capire da soli, in autonomia!

I modi di ridurre il TTT sono tantissimi, permetteteci di darvi alcune semplici indicazioni:

Da domande spontanee a risposte che restano!

Perché lanciarsi in interminabili e noiosissime lezioni di grammatica, seguite da esercizi che non lasciano alcuno spazio alla creatività, alla comunicazione e alla personalizzazione degli argomenti?

Partite da un testo o da un esercizio di ascolto che contenga le regole che desiderate affrontare nella vostra lezione e chiedete ai ragazzi di analizzare ciò che leggono o che ascoltano. Permettetegli di porsi domande quali “Questo è successo nel passato, succede nel presente o capiterà nel futuro?” “Stiamo parlando di una situazione reale o ipotetica?”. Lasciate che siano i ragazzi a prendersi la responsabilità di comprendere le forme grammaticali e di assimilarle così da poterle riutilizzare in seguito!

Spazio al dialogo, lasciate che i ragazzi lavorino insieme!

L’inglese, così come qualsiasi altra lingua, è uno strumento di comunicazione! Non è una materia accademica! I vostri ragazzi hanno bisogno di parlare e di lavorare insieme!

Favorire il lavoro in coppia o di gruppo permetterà agli studenti di confrontarsi e di mettere davvero le mani in pasta! Che si tratti di un semplice esercizio di grammatica o di un progetto più ampio, fate sempre tutto il possibile perché i vostri ragazzi lavorino insieme… utilizzando il più possibile la lingua che state insegnando ovviamente!

Monitorare di più, insegnare di meno!

Se riuscirete a creare un ambiente favorevole alla comunicazione tra i vostri studenti, vi accorgerete ben presto che il vostro compito si modificherà automaticamente. Non si tratterà più tanto di spiegare concetti quanto di osservare i vostri ragazzi e assicurarsi che camminino lungo la strada giusta, li accompagnerete lungo un processo di apprendimento autonomo che permetterà loro di assimilare la lingua e di renderla propria.