“È possibile imparare una lingua da soli e senza vivere all’estero?”

Questa è la prima domanda che sorge spontanea e la risposta è: assolutamente sì, ma richiede molto impegno. E anche qualora ci affidassimo a un insegnante o a un corso per migliorare il nostro livello, sarà sempre e comunque necessario dedicare un po’ di tempo alla pratica al di fuori delle lezioni. Per quanto, infatti, un insegnante possa aiutarci, l’apprendimento avviene sempre dentro di noi.

OK, ok… facile a dirsi, ma a farsi? Ci sono giorni in cui ci sembra di scontrarci contro un muro invalicabile, soprattutto una volta passato il livello iniziale. Proprio in quei giorni, imparare l’Inglese da soli, senza trovarci in prima persona in una nazione anglofona, immersi nella cultura e nella vita del posto, può sembrare impossibile. Una giornata senza pratica porta a un’altra, e presto la lingua viene messa in disparte, e le lezioni con l’insegnante diventano una commissione noiosa.

Riaccendiamo la nostra voglia di migliorare nel tempo libero. Ecco come:

1) Poniti piccole sfide in Inglese.

Questo è un tema che abbiamo già approfondito nello scorso articolo, e che possiamo brevemente riassumere qui in alcuni passi.

  1. Poniti un obiettivo chiaro (per esempio, voglio passare la certificazione First (B2); voglio essere in grado di conversare con i madrelingua; voglio essere in grado di usare l’Inglese per lavoro…)
  2. A seconda del tuo obiettivo, poniti alcune sfide. Il tuo obiettivo è quello di conversare con i madrelingua? Crea un profilo in un sito/app di scambi linguistici e tuffatici senza paura. Il tuo obiettivo è quello di migliorare il tuo scritto? Tieni un diario.
  3. Prova a dedicare almeno 20 minuti (anche suddivisi nell’arco della giornata) all’Inglese. La frequenza è più importante della quantità.

Per altri propositi “in lingua” per il 2022, dai un’occhiata al nostro articolo precedente:

2) Crea un micro ambiente in Inglese

Come abbiamo già detto, un grosso problema è l’impossibilità di immergerci nella lingua a pieno, poiché viviamo e lavoriamo nel nostro Bel Paese.

Ma chi ha stabilito che ciò debba essere impossibile?

Seppure non a pieno, possiamo infatti creare un piccolo ambiente in Inglese nel quale possiamo ritrovarci, seduti comodamente a casa o mentre ci dirigiamo al lavoro, per qualche minuto al giorno. Ma come?

  1. Ascolta podcast o programmi radio. Al giorno d’oggi questi costituiscono un media molto popolare, anche in formato video. L’obiettivo è quello di abituare l’orecchio al suono della lingua, cosa che di solito non avviene, per ragioni spesso di tempo, a scuola (quantomeno non in maniera “libera”).
  2. Leggi articoli in Inglese su temi a te familiari in Italiano. Questo potrà essere un articolo di politica o di cronaca sull’Italia o un articolo più tecnico sull’argomento su cui sei ferrato. Così facendo, sarà più facile “immagazzinare” parole nuove e parole già apprese, ma che ancora non riesci a usare nel parlato.
  3. Imposta la lingua del tuo smartphone o del tuo computer dall’Italiano all’Inglese.

3) Crea piccole mappe concettuali

Da questo ambiente scaturiranno molte parole ed espressioni nuove, le quali è bene organizzare con degli schemi o mappe concettuali. Esistono tantissimi modi per farlo, soggettivi e adatti a diverse esigenze.

Per esempio:

Nell’esempio, ho creato una piccola mappa intorno al sostantivo “pressure” e al relativo verbo “press”, cercando di creare un filo logico, una sorta di storia. Ho anche usato colori diversi (il giallo per le preposizioni, il verde quando è presente un sostantivo, il rosso per ciò che spesso e associabile a qualcosa di negativo e il blu per i verbi).

Questo è soltanto uno dei tanti esempi. Anche liste di parole opposte o complementari possono certamente aiutare.

Per esempio, per memorizzare le coppie “supplier – client” e “to sell – to purchase”:

“The supplier sold a batch of 15 clocks to his client” ; “The client purchased a batch of 15 clocks from his supplier”

Tieni in mente che:

  • esempi concreti aiutano meglio a ritenere le parole e collocazioni di parole;
  • “repetita iuvant”: ripetere, per quanto noioso, è essenziale. Prova a ripetere questi esempi e queste combinazioni di parole più e più volte durante la giornata.

4) Esplora

Ora che hai delle mappe per orientarti nell’ambiente in Inglese, è arrivato il momento di esplorare.

Unisciti a gruppi nelle reti sociali sugli argomenti che ti interessano e cerca di partecipare quanto più possibile. Per esempio, ti piace l’arte e dipingi a tempo perso? Cerca un gruppo Facebook di artisti residenti a Brighton, città britannica molto artistica, e partecipa alle loro discussioni.

Ci sono diversi vantaggi nel fare ciò:

  • usare in prima persona le parole ed espressioni percepite durante l’ascolto o la lettura
  • ottenere feedback valido sui propri errori
  • creare una rete di contatti ed entrare a far parte di una vera community.

In questo modo, il piccolo ambiente da noi creato si allargherà e l’esposizione alla lingua sarà maggiore. Inoltre, più opportunità sorgeranno dallo stare in contatto con madrelingua, e per questo motivo sarà quasi più difficile smettere di apprendere.

Per concludere

L’obiettivo è quello di replicare quanto più un ambiente naturale al quale possiamo essere esposti alla lingua quanto più possibile e provare a produrre emulando i madrelingua. D’altronde è esattamente così che abbiamo imparato la nostra lingua madre, da bambini.

Pochi minuti al giorno, senza annoiarsi, per non fermarsi mai.